Montefiorino è un piccolo centro dell'Appennino tra Modena e Reggio, che domina le valli del Dolo e del Dragone. Nella zona matura fina dalla fine del 1943 una consistente presenza partigiana, che porta a diverse azioni repressive. In maggio però l'azione politica di Osvaldo Poppi "Davide" consente il coordinamento dell'azione partigiana sotto il comando di Mario Ricci "Armando". I resistenti modenesi e reggiani attaccano i presidi fascisti della zona; e il 18 giugno assediano e conquistano la Rocca di Montefiorino. Nei giorni successivi una vasta zona coincidente con gli attuali comuni di Palagano, Prignano, Polinago e Montefiorino nel modenese, e di Villa Minozzo, Toano e Ligonchio nel reggiano, si trova liberata dalla presenza tedesca e fascista. Nasce una zona libera chiamata in seguito "Repubblica partigiana", perché la scelta dei comandi è quella di dare vita a amministrazioni democratiche: i capifamiglia eleggono dei delegati che vanno a formare le giunte popolari. Queste autorità civili gestiscono l'emergenza , ma provano anche a sviluppare nuova politiche economiche e sociali. Alla fine di luglio, con l'attestarsi del fronte sulla vicina Linea Gotica, la zona libera è attaccata da ingenti forze tedesche che in breve tempo riprendono il controllo dell'area, devastando diversi paesi della montagna. La maggior parte dei partigiani di Armando attraversa il fronte verso sud-est unendosi agli americani. Dopo il rastrellamento, i tedeschi presidiano le vie di comunicazione, ma la Rsi non è in grado di riconquistare il controllo del territorio, per cui lentamente i partigiani tornano in azione e le giunte popolari riprendono a funzionare. Anche nell'inverno 1944-1945, dunque, fatte salve le fasi di rastrellamento, quest'area si trova fondamentalmente sotto controllo partigiano. Questa seconda fase della Repubblica di Montefiorino vede però separate le zone modenese e reggiana; ed è caratterizzata da una maggiore influenza politica della Dc. Sono significative le nuove sperimentazioni istituzionali (i Cln zona montana, i consigli di frazione, il tribunale unico partigiano); e la collaborazione con le missioni alleate.