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Personaggi

Mario Musolesi

«Il “Lupo” stava a cavallo in mezzo alla vallata, e tutti i ragazzi che calavano dai monti correvano a salutarlo. Sembrava una scena da cinematografo» [B. Musolesi]

Nome di battaglia: Lupo
Tipo: Partigiani di montagna
Data di nascita: 1914
Data di morte: 1944
Luogo di nascita: Monzuno (BO)
Luogo di morte: Cadotto di Marzabotto (BO)
Nazionalità: Italiana
Regioni di azione: Emilia Romagna
Operativo fuori zona di nascita: No
Morto in guerra: Si
Approfondimento
Descrizione
Cresciuto a Vado sull’Appennino bolognese in una famiglia numerosa composta da sei sorelle e un fratello, di professione meccanico specializzato, Mario Musolesi è richiamato alle armi e combatte come soldato carrista in Africa Orientale nel corso della seconda guerra mondiale. Rimpatriato nel 1942 a Napoli, sospettato di antifascismo viene deferito dinnanzi al Tribunale militare ed è degradato per disfattismo. All’annuncio dell’armistizio si trova di stanza a Roma e prende parte ai combattimenti contro i tedeschi a Porta San Paolo. Rientrato a casa e raggiunta la Valle del Setta, insieme al fratello Guido, alla sorella Bruna e a giovani del luogo dà vita ai primi gruppi armati della zona da cui nel febbraio 1944 ha origine la Brigata Stella Rossa, di cui diviene il leggendario comandante. Dotato di grandi capacità organizzative e militari, nonché di un forte ascendente sugli uomini della sua formazione, Musolesi è particolarmente inviso alle autorità fasciste locali, che per catturarlo mettono una taglia di un milione di lire sulla sua testa. Al comando della brigata è artefice di innumerevoli e audaci azioni – assalti ai treni lungo la linea Bologna-Firenze, attacchi ad automezzi e presidi nemici, attentati contro personalità naziste e fasciste, eliminazione di spie – e conduce dalla tarda primavera del 1944 una serrata battaglia per il controllo della strada statale Porrettana contro i contingenti militari germanici in ritirata sulla Linea Gotica. Tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre la formazione partigiana, acquartierata su Monte Sole, è travolta dalla più violenta e sistematica azione militare sferrata da reparti armati tedeschi contro la popolazione civile italiana, che coinvolge l’intera zona operativa della brigata, ricompresa tra le Valli del Reno e del Setta nei comuni di Marzabotto, Grizzana e Monzuno. Il 29 settembre 1944 trova la morte a Cadotto insieme alla maggior parte dei suoi uomini e ad oltre 700 vittime civili, barbaramente uccise nel corso della feroce e indiscriminata bolgia di sangue che si articola sul territorio in più di cento episodi di strage fino al 5 ottobre 1944.
Fasi
FASE I - Dal 10/06/1940 al 07/09/1943
FASE II - Dal 08/09/1943 al 31/12/1943
FASE III - Dal 01/01/1944 al 03/06/1944
FASE IV - Dal 04/06/1944 al 12/11/1944
Aree
Linea Gotica
Eventi
Temi
La Resistenza dei militari
I nemici della Resistenza
La violenza nella Resistenza
La memoria della Resistenza: personaggi e date
Bibliografia
B. Musolesi, La “Stella Rossa”, in Epopea Partigiana, a cura di A. Meluschi, Bologna 1947, 121-126
L. Baldissata, P. Pezzino, Il massacro. Guerra ai civili a Monte Sole, Bolgna 2009, 45-80
Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza, vol. III, Milano 1976