Figlio di un commerciante veneziano, dopo il conseguimento della maturità classica si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova. Al momento dell’entrata in guerra dell’Italia è allievo ufficiale presso l’Accademia militare di Fano; e tra il luglio e l’agosto 1943 come sottoufficiale partecipa alla difesa della Sicilia e alla successiva scomposta ritirata militare, dopo la disfatta determinata dallo scontro con i reparti alleati anglo-americani che hanno occupato l’isola.
Tornato a Venezia e riabbracciata la famiglia, a seguito dell’annuncio della firma dell’armistizio l’8 settembre 1943 e dell’emanazione da parte delle autorità d’occupazione tedesche del bando di presentazione per gli ex militari italiani, matura la scelta di consegnarsi spontaneamente come prigioniero: è troppo stanco per decidere di nascondersi e di sottrarsi alla chiamata divenendo un disertore, ma non vuole più combattere una guerra che non condivide, ricominciando semplicemente a fare «ciò che la cosidetta Patria ci ordina». Non vuole più collaborare. Trascorre i successivi diciannove mesi come internato militare in diversi campi di prigionia in Germania, senza però mai accettare di aderire alla Repubblica sociale italiana così da poter ottenere la libertà e tornare in Italia.
Rientrato dopo la fine del conflitto riprende gli studi universitari e si laurea in Filosofia del diritto con Norberto Bobbio. Tra il 1947 e il 1968 come magistrato è impiegato presso il Tribunale di Venezia. Parallelamente alla carriera giuridica si occupa di letteratura sia come autore sia come critico collaborando con diverse riviste. Nel 1964 per l’editore Neri Pozza pubblica il diario "Sicilia 1943", in cui sono raccolte le sue esperienze di guerra tra il luglio e il settembre 1943 e la motivazioni di una reazione agli eventi meno paradossale di quanto possa apparire ad un primo sguardo: espressione di una peculiare declinazione di Resistenza passiva, frutto di un rifiuto quasi fisico della precedente esperienza della guerra fascista, non così rara e eccezionale; e che – come ha sottolineato da Claudio Pavone – ci offre una chiave di lettura per comprendere un’ampia gamma di comportamenti remissivi di fronte agli occupanti tedeschi.
FASE II - Dal 08/09/1943 al 31/12/1943
FASE III - Dal 01/01/1944 al 03/06/1944
FASE IV - Dal 04/06/1944 al 12/11/1944
FASE V - Dal 13/11/1944 al 08/04/1945
Zona padana e prealpina
Fuori dai confini nazionali
La Resistenza dei militari
La scelta dell'8 settembre 1943
La Resistenza degli Imi
La storiografia sulla Resistenza
C. Chiesura, Sicilia 1943, Vicenza 1964
C. Pavone, Sicilia 1943, “Il Movimento di Liberazione in Italia”, 79, 1965, 118-119
Paola Trevisan, Una resistenza diversa. La scelta di Giorgio Chiesura, in Resistenza e diritto pubblico, a cura di F. Cortese, Firenze 2016