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Personaggi

Mario Fiorentini

«A volte mi capita di leggere delle becere semplificazioni che nulla hanno a che fare con la nostra storia di intellettuali e di combattenti. La nostra è stata una storia complessa e sofferta: siamo stati gettati in un mondo che ad un certo punto decise di fare a meno dei colori e rinunciò alla bellezza»

La formazione dei Gap centrali, novembre 1943
Nome di battaglia: Giovanni, Dino
Tipo: Partigiani di pianura
Data di nascita: 1918
Data di morte:
Luogo di nascita: Roma
Luogo di morte:
Nazionalità: Italiana
Regioni di azione: Emilia Romagna,Lazio,Liguria,Lombardia
Operativo fuori zona di nascita: No
Morto in guerra: No
Approfondimento
Descrizione
Figlio di padre ebreo, curatore fallimentare, e di madre cattolica, originaria di una povera famiglia contadina dell’Abruzzo, Mario cresce in un ambiente laico, democratico e repubblicano. Frequenta sin da bambino le botteghe artigiane dei rioni popolari di Roma, dove entra in contatto con l’antifascismo: l'ebanista Fernando Norma, che entra in seguito in GL e trova la morte alle Fosse Ardeatine, lo introduce a Mazzini e Garibaldi; in altri laboratori ascolta il racconto delle vicende della guerra di Spagna, accostandosi all’antifascismo per quanto non ancora direttamente impegnato sul terreno politico. Alle iniziali frequentazioni gielliste si intrecciano sempre più frequenti contatti con i militanti comunisti, che finiranno con l’attrarlo tra le loro fila. Tra il 1940 e il 1943, pur non potendo praticare gli studi superiori, frequenta molti giovani intellettuali romani e sviluppa un acceso interesse per la cultura. Nei primi mesi del ’43 conosce Lucia Ottobrini, una giovane alsaziana fuggita dalla Francia occupata dai nazisti, insieme alla quale entra nella Resistenza e con cui in seguito si sposa. All’8 settembre partecipa alla battaglia di Porta San Paolo, nelle settimane successive è tra gli organizzatori dei Gruppi d'azione patriottica (Gap) e diviene vicecomandante della IV zona, corrispondente al centro cittadino. Da quel momento Mario è parte attiva di tutte le principali azioni gappiste in città, sempre insieme a Lucia, che lo segue a breve distanza con le armi e al momento opportuno gli si avvicina per consegnargliele. Nel marzo 1944 è tra gli ideatori dell’attentato di via Rasella, in reazione al quale si consumerà la strage delle Fosse Ardeatine, dopo la quale l’esperienza dei Gap romani andrà esaurendosi. Mario e Lucia sono inviati fuori Roma, dove assumono il comando di una formazione che opera in una vasta zona sulla Tiburtina, nelle immediate retrovie del fronte. Entrato in contatto con i servizi segreti statunitensi (Oss), Mario verrà paracadutato il 18 luglio 1944 in Val Trebbia (Missione “Dingo”), per collegarsi con la Divisione GL comandata da Fausto Cossu, che aveva liberato una vasta zona intorno all’abitato di Bobbio. In veste di ufficiale di collegamento compie numerose ispezioni nell’area a cavallo tra Liguria, Emilia e Lombardia, quindi incontra più volti i dirigenti del Corpo Volontari della Libertà a Milano. Nell’autunno 1944 opererà nell’area tra Milano, Como e Sondrio. Decorato con tre medaglie al valore, alla fine del conflitto opera per alcuni anni nella commissione per il riconoscimento delle qualifiche partigiane, quindi a 35 anni decide di studiare matematica, laureatosi diviene docente di Geometria superiore all’Università di Ferrara.
Fasi
FASE I - Dal 10/06/1940 al 07/09/1943
FASE II - Dal 08/09/1943 al 31/12/1943
FASE III - Dal 01/01/1944 al 03/06/1944
FASE IV - Dal 04/06/1944 al 12/11/1944
FASE V - Dal 13/11/1944 al 08/04/1945
FASE VI - Dal 09/04/1945 al 02/05/1945
FASE VII - Dal 03/05/1945 al 03/06/1946
Aree
Linea Gustav
Entroterra ligure
Zona padana e prealpina
Eventi
Temi
Perché le Resistenza?
Antifascismo e Resistenza
I nemici della Resistenza
La Resistenza e gli alleati
La violenza nella Resistenza
Bibliografia
M. Fiorentini, Sette mesi di guerriglia urbana. La Resistenza dei Gap a Roma, a cura di M. Sestili, Roma, 2015
M. Fiorentini, La missione “Dingo” operante nel traingolo Genova-Piacenza-Parma, in Gli americani e la guerra di liberazione in Italia. Office of Strategic Services (OSS) e la Resistenza, Roma 1995, 64-72
A. Portelli, L'ordine è già stato eseguito, Roma 1999