Nome di battaglia:
Tipo: Partigiani di pianura
Data di nascita: 1903
Data di morte: 1979
Luogo di nascita: Serradifalco (CL)
Luogo di morte: Gela (CL)
Nazionalità: Italiana
Regioni di azione: Lombardia,Veneto
Operativo fuori zona di nascita: Si
Morto in guerra: No
Impiegato fin da giovanissimo nelle miniere di zolfo in Sicilia e iscritto al partito comunista, emigra in Francia nel 1930 e milita nell’Unione popolare italiana, associazione politica comunista che organizza i lavoratori italiani. Dopo l’occupazione tedesca del paese si aggrega alla Resistenza francese operando a Sant Etienne e nel sud della Francia. Arrestato nel luglio 1943, viene tradotto in Italia e recluso nel carcere di Fossano (CN).
Dopo l’8 settembre 1943 riesce a fuggire e raggiunge Brescia, dove su indicazione del Partito – seppur pur con estrema difficoltà – riesce a dar vita ad un gruppo gappista e organizza i primi attentati eseguiti in città. Nuovamente fermato e ferito dalla polizia fascista il 17 dicembre 1943, viene torturato e detenuto nelle carceri di Brescia fino al 13 luglio 1944, quando evade e raggiunge la Val Trompia. Qui contribuisce alla formazione della 122^ Brigata Garibaldi, di cui diviene commissario politico. In seguito è nominato ispettore delle Brigate Garibaldi in Veneto.
Dopo la liberazione fa ritorno in Sicilia, dove riprende l’impegno politico partecipando a proteste e lotte sindacali.
FASE I - Dal 10/06/1940 al 07/09/1943
FASE II - Dal 08/09/1943 al 31/12/1943
FASE III - Dal 01/01/1944 al 03/06/1944
FASE IV - Dal 04/06/1944 al 12/11/1944
FASE V - Dal 13/11/1944 al 08/04/1945
FASE VI - Dal 09/04/1945 al 02/05/1945
FASE VII - Dal 03/05/1945 al 03/06/1946
Sud e Isole
Zona padana e prealpina
Fuori dai confini nazionali
Antifascismo e Resistenza
La Resistenza e l'Europa
La violenza nella Resistenza
La storiografia sulla Resistenza
L. Speziale, Memorie di uno zolfataro, Brescia 1980
S. Peli, Il primo anno della Resistenza. Brescia 1943-1945, Brescia 1994