Indietro

Personaggi

Emanuele Artom

«Gli uomini sono uomini. Bisogna cercare di renderli migliori e a questo scopo per prima cosa giudicarli con spregiudicato e indulgente pessimismo»

Vita di un bandito, prima metà di novembre 1943 Le spie, 28 dicembre 1943
Nome di battaglia: Eugenio Ansaldi
Tipo: Partigiani di montagna
Data di nascita: 1915
Data di morte: 1944
Luogo di nascita: Aosta
Luogo di morte: Torino
Nazionalità: Italiana
Regioni di azione: Piemonte
Operativo fuori zona di nascita: No
Morto in guerra: Si
Descrizione
Nasce in un ambiente colto della borghesia ebraica torinese, i genitori entrambi laureati in matematica sono insegnanti. Diplomatosi al liceo D’Azeglio, si iscrive alla facoltà di Lettere di Torino, trasferendosi successivamente a Milano, dove si laurea in Storia antica nel 1937. Collabora con la casa editrice Einaudi (per la quale traduce il secondo libro delle Storie di Erodoto) e tiene lezioni presso il liceo ebraico. Nei giorni immediatamente successivi l’8 settembre entra nel Partito d’Azione e sceglie la via della lotta partigiana. Da prima è delegato azionista nella banda garibaldina della zona di Barge, al comando di Pompeo Colajanni, quindi assume il ruolo di commissario politico delle bande "Italia Libera" in Val Pellice e in Val Germanasca. I suoi diari sono attraversati dal riflesso dei rapporti non sempre facili in quest’area tra i partigiani comunisti e azionisti, non tanto intorno a questioni di natura politico-ideologica, quanto piuttosto a scelte politico-militari, sia nei rapporti con le popolazioni locali che con i nemici fascisti e tedeschi, in particolare circa l’eventualità di sancire delle tregue. Nella seconda metà di marzo del 1944 ogni tensione interna alle forze della Resistenza viene spazzata via da un massiccio rastrellamento tedesco, che impone la fuga verso le montagne delle bande partigiane. Mentre tenta l’attraversamento del Col Giulian in direzione della Val Pellice Artom e un suo allievo, Ruggero Levi, vengono catturati da una formazione di SS italiane. Dal 26 marzo alla fine del mese, identificato da una spia infiltrata dai fascisti come commissario politico e come ebreo, Artom viene ripetutamente picchiato e torturato, quindi trasferito il 31 marzo presso le Carceri nuove di Torino, dove subisce ulteriori sevizie che lo condurranno alla morte il 7 aprile. Il suo corpo non è stato mai ritrovato.
Fasi
FASE II - Dal 08/09/1943 al 31/12/1943
FASE III - Dal 01/01/1944 al 03/06/1944
Aree
Entroterra ligure
Eventi
Temi
Perché le Resistenza?
La scelta dell'8 settembre 1943
I nemici della Resistenza
Bibliografia
E. Artom, Diari di un partigiano ebreo, gennaio 1940-febbraio 1944, a cura di G. Schwarz, Torino 2008
M. Giovana, Artom, Emanuele, in Dizionario della Resistenza. Luoghi, formazioni, protagonisti, II, a cura di E. Collotti, R. Sandri, F. Sessi, Torino 2001, 481
B. Guidetti Serra, Storie di giustizia, ingiustizia e galera (1944-1992), Milano 1994