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Personaggi

Teresa Vergalli

«Pensandoci dopo, mi sono chiesta come fosse possibile non pensare quasi mai al pericolo. Mi sembra di essere stata incosciente e superficiale. In effetti avevamo imparato a ignorare la paura. Essere incoscienti era una necessità»

La rete delle donne
Nome di battaglia: Annuska
Tipo: Partigiani di pianura
Data di nascita: 1927
Data di morte:
Luogo di nascita: Bibbiano (RE)
Luogo di morte:
Nazionalità: Italiana
Regioni di azione: Emilia Romagna
Operativo fuori zona di nascita: No
Morto in guerra: No
Approfondimento
Descrizione
Nata in una famiglia contadina e antifascista, nel 1932, il giorno stesso della nascita del fratello, assiste all’arresto del padre Prospero, che sarà tra i primi organizzatori della Resistenza nella zona (e primo sindaco del paese alla Liberazione). Nonostante le difficili condizioni economiche della famiglia, frequenta l’istituto magistrale del capoluogo, Reggio Emilia. Interrotti gli studi a causa della guerra, partecipa all’attività partigiana come staffetta: accompagna dirigenti del fronte antifascista scansando i pericoli disseminati in un territorio presidiato da militi fascisti e soldati tedeschi, conduce verso i gruppi partigiani della montagna gli uomini che ad essi intendono unirsi, porta messaggi a voce oppure circolari ed ordini scritti. Le tocca «fare da telefono vagante» come lei stessa ha scritto, spostandosi continuamente in bicicletta per strade e sentieri a sud della via Emilia. Partecipa raramente a vere e proprie azioni di guerra, come nel caso dell’attacco alla caserma dei carabinieri di Quattro Castella, il 12 giugno 1944, quando ha il compito di impedire ai passanti di dirigersi verso il luogo dell’attacco. Si impegna poi nell’organizzazione di una vasta rete femminile clandestina di supporto e sostegno alla resistenza, non solo reclutando nuove staffette, ma promuovendo manifestazioni di protesta dinanzi alle istituzioni locali e ai commissariati fascisti, individuando le “case di latitanza” dove nascondere dirigenti della resistenza ovvero partigiani feriti o malati, raccogliendo materiali e generi necessari al sostentamento delle formazioni combattenti. Costretta ad allontanarsi dalla pianura per i rischi cui ormai è frequentemente esposta, sale a Vetto, a ridosso del fiume Enza, presso la 144^ Brigata Garibaldi, dove svolge il ruolo di staffetta tra i vari distaccamenti, non solo portando ordini, ma anche dispense per svolgere “l’ora politica”, una sorta di lezione seguita da discussione collettiva, alla quale era chiamata per aver già parzialmente svolto un percorso di studi superiore. Quegli studi li avrebbe ripresi individualmente al termine della guerra, conseguendo infine il diploma magistrale, al contempo impegnandosi nella lotta politica nelle fila dell’Unione Donne Italiane, l’organizzazione delle donne comuniste. Nel 1948 si sposta a Novara, dove il marito è tra i quadri dirigenti del PCI, e di lì, nel 1964, a Roma.
Fasi
FASE II - Dal 08/09/1943 al 31/12/1943
FASE III - Dal 01/01/1944 al 03/06/1944
FASE IV - Dal 04/06/1944 al 12/11/1944
FASE V - Dal 13/11/1944 al 08/04/1945
FASE VI - Dal 09/04/1945 al 02/05/1945
FASE VII - Dal 03/05/1945 al 03/06/1946
Aree
Entroterra ligure
Eventi
Temi
Perché le Resistenza?
Antifascismo e Resistenza
La Resistenza civile
Bibliografia
T. Vergalli, Storie di una staffetta partigiana, Roma 2004
T. Vergalli, Un cielo pieno di nodi, Roma, 2015